Il Cammino di San Cristoforo in Friuli Venezia Giulia

Il Cammino di San Cristoforo in Friuli Venezia Giulia

zoomgeolocalization

Descrizione

Il Cammino ha una lunghezza di circa 350 km suddivisi in tre percorsi principali e alcune digressioni, dove vige la regola della totale libertà di percorrenza: puoi programmare e gestire il tragitto secondo le tue esigenze, i tuoi interessi e il tempo disponibile.

La strutturazione in tappe ha una valenza indicativa e nasce dall’esigenza di fornire dei punti di riferimento per poterti organizzare al meglio.

Il Cammino attraversa diversi comuni del Friuli occidentale e per un tratto si sovrappone ad un’antica via di comunicazione e di pellegrinaggio, la Romea Strata, che da tempi lontanissimi collegava il Mar Baltico con Roma.

In questo viaggio sarai immerso in un territorio molteplice, caratterizzato da diversi paesaggi di rara originalità e bellezza. Lungo i vari tracciati si alternano infatti suggestioni differenti: gli scenari naturali, talvolta incontaminati, come i Magredi o le torbiere tutelate a livello europeo per la loro eccezionale biodiversità ma anche gli aspetti culturali, i centri storici e i piccoli borghi suggestivi. Troverai inoltre castelli e antiche fortificazioni lungo tutta la fascia pedemontana.

Nei tratti più alti del Cammino potrai avere una visione d’insieme di questo territorio e cogliere le unicità della pianura friulana: la steppa dei Magredi, gli ampi greti dei fiumi e una notevole varietà paesaggistica, frutto di un secolare connubio tra l’attività agricola e la biodiversità di questa terra.

Patrimoni UNESCO

Lungo il Cammino incontrerai due siti Patrimonio dell’Umanità, il sito Palù del Livenza, uno fra i più antichi siti palafitticoli dell’Italia settentrionale, con testimonianze risalenti al Paleolitico, e le Dolomiti Friulane, riconosciute nel mondo per la loro natura selvaggia e ancora incontaminata.

Le chiese

Le oltre cento chiese presenti lungo il percorso offrono momenti di contemplazione, di godimento artistico, ma anche di spiritualità e raccoglimento.

Molte di esse sono pievi o piccole chiese di montagna, a volte vere e proprie oasi di pace, fuori dai centri abitati, circondate da boschi.
Ognuna conserva un vasto patrimonio di opere d’arte, frutto di una secolare scuola pittorica e scultorea che ha raggiunto gli apici con maestri quali Giovanni Antonio de’ Sacchis detto il Pordenone, Pomponio Amalteo, Gasparo Narvesa, Giovanni Francesco dal Zotto detto Gianfrancesco da Tolmezzo, Marco Tiussi da Spilimbergo, Giovanni Antonio Bassini detto il Pilacorte, il Ghirlanduzzi.

In un territorio che pare così piccolo, esiste una sinfonia di infinita creatività, che non è solo ricordo del passato, ma ponte verso il futuro.

Lungo il Cammino potrai infatti apprezzare l’arte di oggi.

L’esempio più prestigioso è la Scuola Mosaicisti del Friuli, nota in tutto il mondo, che ha fatto di Spilimbergo la “città del mosaico”, così come l’arte fabbrile ha fatto di Maniago la “Città del coltello”.

Il cibo

Altri esempi di arte sono quelli che potrai gustare, spesso frutto del lavoro secolare dell’essere umano in sinergia con la natura, con un ambiente unico e prezioso. Di questo spirito sono esempio i presidi Slow Food: il “Fagiolo di San Quirino”, la “Pitina” e la “Cipolla di Cavasso e della Val Cosa”, le “Mele Antiche” e il Pestith della Val Cellina e Val Vajont. Esistono anche altre tipicità, come il cioccolato a Pordenone, l’asparago di Cordenons, il “Figomoro” di Caneva, il Musèt di Spilimbergo, il Salame di Barbe Nane di Maniago, la Balota a Clauzetto, diverse varietà di formaggi (dagli ovocaprini, al “formaggio asìno”, al “formai tal cìt”), la trota detta Regina della Livenza e i vini autoctoni quali l’Ucelùt, il Sciaglìn, il Piculìt Neri, il Forgiarìn, il Cjanòrie, senza contare le numerose birre artigianali.

Tappe

CONDIVIDI

Condividi su facebook
Condividi su whatsapp
Condividi su telegram
Condividi su email