La Villa Savorgnan fu costruita nella II metà del 1500, fu residenza estiva dei Savorgnan e sede giurisdizionale del feudo. L’elegante villa con i suoi molteplici corpi di fabbrica ospita una raccolta archeologica che comprende principalmente i resti di una piccola necropoli in uso fino ai primi decenni del II sec. Dopo il terremoto del 1976, la villa fu restaurata ed è ora adibita a centro culturale polivalente e, dal 1991, è anche la sede espositiva permanente di materiale archeologico di varie epoche (preistoria, protostoria, età romana, medievale e rinascimentale). I reperti esposti nella Villa Savorgnan provengono dall’alto spilimberghese: area geograficamente distinta dai confini naturali del fiume Meduna ad ovest, del torrente Cosa ad est, dei primi contrafforti delle Prealpi Carniche a nord e della linea Gaio-Istrago a sud. Di epoca romana si possono ammirare vari corredi tombali provenienti dalle necropoli di epoca imperiale di Lestans e da Borgo Ampiano; sono inoltre esposti numerosi reperti provenienti dai castelli di Toppo, Pinzano e Solimbergo, nonchè reperti ceramici rinascimentali.
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