Dal Cammino si può godere di alcuni scorci della Diga di Ravedis, nata per regolare il deflusso delle acque del torrente Cellina. Il bacino imbrifero del Cellina e del Meduna si trova in una zone delle più piovose d’Italia e questo causa, specialmente nel periodo autunnale, frequenti piene del fiume. La storia di questa diga è molto travagliata in quanto i primi progetti per uno sbarramento nei pressi della stretta risalgono agli anni 50. La diga attualmente è ancora un cantiere aperto, ma è possibile organizzare delle visite per piccole comitive contattando il Consorzio di Bonifica Cellina-Meduna. Risalendo la Val Cellina, è possibile scoprire le chiare e trasparenti acque che scorrono nella Forra del Cellina, un incredibile canyon formato da ripide rocce che precipitano verticalmente nel torrente dalle acque cristalline, tra quiete e bellezza della Riserva Naturale gestita dal Parco Naturale Dolomiti Friulane. La riserva interessa la parte più significativa della grande incisione che il torrente Cellina ha scavato negli strati calcarei fra Montereale e Barcis prima del suo sbocco nell’alta pianura pordenonese. L’aspetto geomorfologico è quello tipico di un grande canyon, il maggiore della regione e senz’altro uno dei più spettacolari in Italia.
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