Il tratto che da Meduno porta a Clauzetto, dapprima si sviluppa in un paesaggio con alternanza di boschi e aree coltivate, mentre nella seconda parte si inoltra nella Val Cosa tra boschi cedui di latifoglie miste. Il Cammino prosegue raggiungendo Toppo, uno dei Borghi più belli d’Italia, che costituisce un bell’esempio di architettura urbana. L’abitato è dominato dal castello medievale, di cui rimangono ampi resti, ubicato su un’altura imboschita lungo la falda prealpina, che offre suggestioni storiche e paesaggistiche di notevole interesse.
A Travesio, si può apprezzare la Pieve di San Pietro Apostolo, contenente affreschi del Pordenone e sculture del Pilacorte. Passato Travesio, dopo aver superato il torrente Cosa, il Cammino si inoltra e sale lungo la falda boscata, in sinistra orografica per giungere a Castelnovo del Friuli in località Vigna, nota per il colle che ospita i resti del castello e la chiesa di San Nicolò che offre una suggestiva veduta panoramica. Superata Paludea, il percorso affronta la salita di Celante, e risale lentamente fino a Clauzetto, posto a 550 metri di altitudine e definito “il balcone del Friuli” per la posizione e per le vedute di cui gode. La sua chiesa parrocchiale, dedicata a San Giacomo, sin dalla metà del secolo XVIII era meta di pellegrinaggi provenienti anche dai Paesi del centro Europa. I pellegrini vi si recavano per pregare al cospetto della reliquia del Sangue di Gesù Cristo, alla quale venivano riconosciuti poteri miracolosi.
La Tappa si suddivide in due sotto-Tappe:
4a) Meduno – Paludea
4b) Paludea – Clauzetto
e propone due digressioni: Castello di Toppo, Gerchia-Campone-Palcoda e Cimitero militare.
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